"L’intento che muove il Ciclo di seminari. Incontro fra Bioetica e Neuroetica, organizzato e promosso dalla Cattedra di Storia della Filosofia dell'Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, l'Istituto Italiano di Bioetica - Sezione Laziale e la Società Italiana di Neuroetica e Filosofia delle Neuroscienze, è comprendere se sia possibile parlare di un dialogo fra entrambe su alcuni temi costitutivi il dibattito etico, tentando di rispondere a dubbi e perplessità, sollevati dal clima culturale di profonda trasformazione dell’età contemporanea: quale immagine che l’Uomo ha di sé potrebbe fuoriuscirne? La percezione che abbiamo del mondo subirà delle trasformazioni? Sarà arricchita, incrementata o minata? Che prospettive di cambiamento, dal punto di vista etico, si otterranno? Bioetica e Neuroetica sono davvero “approcci al bios” diversi e divergenti o, al contrario, potrebbero arricchirsi vicendevolmente?

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Queste ed altre domande sono la spinta motivazionale ad affrontare un primo percorso di avvicinamento, di dialogo e di conoscenza di due realtà che sembrerebbero davvero essere strutturate in maniera complementare l’una all’altra.

In linea a tale intento, le quattro giornate di incontri saranno organizzate quale dialogo fra un “rappresentante” del mondo bioetico ed un “rappresentante” del mondo neuroetico su un tema comune così da analizzare ed esplorare i due approcci proposti, cogliendo, in tale dialogo, eventuali segni di avvicinamento, congruità o, al contrario, differenze inconciliabili.

Particolare rilievo, infine, sarà posto al tema della cura; centrale nelle riflessioni dell’Istituto Italiano di Bioetica – Sezione Laziale".

Mercoledì 6 dicembre presentazione del libro in presenza e on line

"Empatia e libero arbitrio. Un dialogo possibile?" di Federica Madonna (Rubettino)

Presentazione del libro mercoledì 6 dicembre (on line e in presenza) presso il Dipartimento di Scienze Umane, Sociali e della salute / Cattedra di Storia contemporanea dell'Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridiionale in collaborazione con l'Istituto Italiano di Bioetica.

Nella costruzione di un dialogo fra empatia e libero arbitrio si intrecciano l’analisi, la ricerca e lo studio, che l’autrice conduce per tentare di dare risposta ad un ginepraio di problemi: in che modo “il mettersi nei panni altrui” potrebbe interagire con la propria personale “libertà di scelta”? In che senso possiamo “dirci liberi”? Che cosa mai potranno dirci le neuroscienze sulla nostra libertà? Siamo “vittime” dei nostri cervelli o ne siamo “attivi collaboratori”?

Partendo dal quadro concettuale della neuroetica, l’autrice comincia la costruzione di un dialogo fra la “lettura della mente” ed il libero arbitrio: è la “lettura della mente” ad essere una “libera scelta di leggere la propria e quella altrui” o è la “libera scelta” ad essere una capacità di “conoscere” la propria mente e quella altrui”?

Un percorso che si delineerà attraverso una stringente analisi dei due fenomeni interessati, cogliendone e trattandone aspetti, criticità, problemi e tematiche.

Siamo veramente convinti di conoscere noi stessi?