CORSO GRATUITO
Rivolto a Operatori Sanitari e Socio Sanitari, Ricercatori, Neolaureati, Studenti universitari e a chiunque, per interesse professionale o personale, voglia approfondire la conoscenza di questo settore dell’agricoltura sociale e di una particolare forma di relazione con gli animali e l’ambiente naturale.
Le Fattorie Sociali
Regione Lombardia definisce le Fattorie sociali come “Imprese economicamente e finanziariamente sostenibili che svolgono attività produttiva agricola, associata a una serie di mansioni specifiche e servizi innovativi a favore di persone che presentano forme di fragilità o svantaggio psicofisico o sociale” (Linee guida Regione Lombardia, 25 marzo 2015). Vengono distinte fattorie sociali inclusive ed erogative.
Le prime sono imprese agricole che includono il soggetto debole nel processo produttivo agricolo, ai fini del suo inserimento sociolavorativo; le seconde hanno come target il soggetto “fragile”, momentaneamente svantaggiato o anziano, che può beneficiare di servizi riabilitativi, educativo-ricreativi e sociali, al fine di promuoverne il ben-essere e il recupero di risorse.
La Mission
L'agricoltura, in questo contesto, è tendenzialmente rivolta a una produzione biologica, che tutela la salute del cittadino e favorisce la salvaguardia ambientale.
Viene dato rilievo al rispetto dell’ambiente e degli animali presenti in fattoria, a loro volta ampiamente coinvolti in una dimensione emotivo-affettiva che si caratterizza per la
considerazione di tutti gli interessi e la valorizzazione dei rapporti interspecifici e con l’intera natura.
Le Prospettive
Alla luce di una profonda crisi esistenziale legata anche alla pandemia, le fattorie sociali assumono un significato profondo di ripresa e resilienza (PNRR), con l’obiettivo di generare benefici inclusivi e la maturazione di competenze pratiche ed emotive, in un luogo in cui sentirsi accolti, nel rispetto della propria dignità, instaurando un rapporto positivo con l’ambiente, altre persone e animali, in sintonia con i ritmi naturali.
Sostenere l’inserimento sociale e lavorativo di fasce di popolazione svantaggiate e a rischio di marginalizzazione può favorire lo sviluppo e la realizzazione individuale, conferendo al contempo una diversa dimensione al tradizionale approccio agro-zootecnico. L’innovazione delle pratiche agricole, sperimentata nel rispetto dell’ambiente, delle persone e di altre specie di viventi si lega a un modello di welfare multidimensionale: territoriale, umano e animale.Intraprendere un lavoro che consente di attivarsi in base alle proprie forze fisiche e competenze, sentendosi parte integrante di una realtà in cui si può fare esperienza di condivisione con altre persone e altre specie viventi, favorisce la rigenerazione personale e sociale e consente a chi ne ha bisogno di ritrovare lo stimolo per ricominciare, con una nuova e diversa consapevolezza di sé e del mondo esterno.