di Silvana Cagiada, Psicologa clinica e psicoterapeuta
È la sottile e raffinata capacità di condurre a sé, di attrarre tutto ciò che ci dà emozioni, che ci distoglie dalla noia, dalla routine della quotidianità ed ha sempre una connotazione positiva, perché è il “motore” della vita. È tutto ciò che è “eros”, è passione, amore, gioia e dolore, è turbamento impetuoso, è rabbia, tristezza, sorpresa.
Eros, divinità greca dell’amore è forza vitale ed indica le varie forme di manifestazione del desiderio che attrae verso qualcuno o qualcosa.
L’erotismo in sé è libero da qualsiasi impulso sessuale, ma è legato alla fantasia, all’immaginazione, alla creatività, come essere attratti da qualsiasi forma della bellezza, percepita da ognuno di noi, come tale, nel rispetto delle differenze.
E ancora dall’arte, dalla letteratura,dalla musica,dalla pittura, dalla scultura, dalla bellezza della natura…
È “ animus e anima”.
La seduzione, come purtroppo ancora molti percepiscono, non significa indurre l’altro o l’altra ad attrarre sessualmente a sé, poiché dall’etimologia della parola “seducere” si può intendere sì, anche l’atto sessuale, come il soddisfacimento immediato delle pulsioni, senza continuità temporale, ma purché avvenga nel rispetto delle differenze di genere che ci contraddistingue.
È pur vero che, l’atto sessuale, può essere vissuto come l’apice di una passione, il completamento armonico, il fondersi nell’altro che si manifesta dall’atteggiamento dei corpi, degli sguardi che si contemplano a vicenda, con dolcezza e intensità.
Appartiene alla sfera di tutti i sensi, odori, profumi, immagini, colori, sensazioni.
E non c’è età per questo tipo di seduzione!
Che sia solo una prerogativa al femminile?
La donna intuisce la necessità di una trasformazione profonda degli schemi esistenti della relazione, nel rispetto delle proprie diversità psicobiologiche e della propria libertà e agisce di conseguenza,proponendo nuovi modelli, spesso scontrandosi con una realtà maschile a sua volta coinvolta in un processo di cambiamento.
La seduzione quindi, non è un’azione diretta ad attrarre a sé in modo diabolico, a distogliere dal bene, anche se molti danno a questa parola tale significato e si comportano di conseguenza.
Il “sesso”, può soddisfare bisogni primari, fisiologici oltre che favorire la continuazione della specie.
Ma è pur vero che, anche gli animali hanno gli stessi bisogni, ma si “scelgono” attraverso segnali ben precisi che essi riconoscono con il loro istinto, e che la natura stessa ha inscritto nella loro struttura genetica, come in qualsiasi altra specie.
Non violentano, non uccidono, non abusano né fisicamente né psicologicamente, ma rispettano! Sono esseri senzienti loro.
E noi?
È “eros” anche svegliarsi all’alba e sentire la forza della vita che raggiunge ogni infinitesima parte del tuo corpo e della tua mente. Sentire i primi raggi del sole che si dirigono verso di te come scie luminose dandoti luce, calore, conforto, nuova vitalità.
È la contemplazione del tramonto, a chiusura del giorno, momentanea e apparente sospensione della vita che ci permette di sognare, di recuperare e compensare le insoddisfazioni.
È il pianto, come manifestazione di quel groviglio di emozioni sottese che cerchi di trattenere, con la speranza che ti riportino alla tua unica dimensione, alla tua unica verità, alle tue origini.
Ma perché non riusciamo a percepire che è questa la felicità, che è solo questo semplice aspetto della vita che disperatamente ricerchiamo?
E ancora, è la quiete dopo la tempesta, ma è anche attesa della tempesta che è energia, tensione, creatività fantasiosa, passione, ricerca dell’eros.
E seduciamo e veniamo sedotti attraverso questa invisibile e magnetica forza che si chiama…“seduzione”.