Anna MariaEsposito
docente di Scienze
Liceo Scientifico”E.Amaldi”- S.Maria C.V.(CE)
L’acqua è l’anima del “Pianeta blu “ed è l’elemento chiave che ha reso e rende possibile la vita sulla Terra. Essa funziona come il substrato degli habitat continentali marini e degli ecosistemi acquatici e come fornitore di cibo per tutti gli esseri viventi. Con la sua comparsa, l’uomo cambia la "storia dell’acqua” rapportandosi ad essa con modalità differenti in relazione ai diversi periodi storici: da elemento primario della vita s’impregna di mille significati diventando lo specchio delle paure e delle speranze, della ricchezza e della povertà, della salute e delle malattie degli uomini.
Nel corso dei secoli, l’aumento della richiesta d’acqua, dovuto all’incremento della popolazione, ha cominciato a destare serie preoccupazioni per la disponibilità futura di tale risorsa. Ciò non deve stupire se si considera che l’acqua pur essendo straordinariamente diffusa sul nostro pianeta è utilizzabile solo in minima parte in quanto il 97,5% è presente come acqua salata e per la restante parte come acqua dolce contenuta nei ghiacciai, nel sottosuolo, nei fiumi e nei laghi. A ciò si aggiunge un profondo squilibrio nella sua distribuzione nelle diverse parti del mondo: nei paesi poveri scarseggia, per cui più di un miliardo di persone non ha ancora accesso all’acqua potabile ed il prezzo pagato in salute è altissimo, mentre nei paesi industrializzati è abbondante, ma mal gestita dall’uomo.
A livello planetario questa situazione si riflette in molteplici conflitti. Il Nilo, ad esempio, è da decenni al centro di dispute tra gli otto stati africani che lambisce, così come anche le ricche sorgenti del Kashmir, nel conflitto tra Pakistan e India, sono un elemento di contesa cruciale sebbene sottaciuto rispetto alle tensioni etniche e religiose che sembrano alimentare le ostilità. Altro caso è quello degli Emirati Arabi Uniti che, pur essendo ricchi di petrolio, sono classificati tra le cinque nazioni al mondo più povere d'acqua insieme a Kuwait, Arabia Saudita, Giordania ed Israele. Per tale motivo gli abitanti da alcuni decenni per far fronte alle carenze idriche bevono l’acqua del mare desalinizzata. Anche la Cina sta affrontando una situazione drammatica: più di 300 milioni di abitanti nelle aree rurali non dispongono di acqua potabile e un numero incalcolato di persone viene avvelenato lentamente da acqua contenente composti clorurati, sali e arsenico. Attualmente la grande sfida per i cinesi è massimizzare l’utilizzo delle risorse idriche e colmarne le carenze attraverso processi di depurazione e di desalinizzazione. La crisi idrica non risparmia neanche gli Stati Uniti dove milioni di persone bevono acqua non conforme alle norme di sicurezza previste per l'acqua potabile.
Il problema idrico condiziona la crescita industriale e socio-economica in molte regioni del mondo e rappresenta la sfida più difficile che sta affrontando l’umanità. E’ per questo che è di fondamentale importanza promuovere tecnologie innovative e poco costose, capaci non solo di risolvere i problemi contingenti ma che tengano in debito conto uno sviluppo sostenibile del nostro pianeta.
Nuovi sistemi di desalinizzazione dell’acqua (come quelli messi a punto da un gruppo di ricercatori del Lawrence Livermore National Laboratori-LLNL (California) che utilizza membrane di nanotubi al carbonio), le biotecnologie ambientali (che utilizzano microrganismi sia aerobici che anaerobici per il recupero e la purificazione delle acque reflue industriali ed agricole), l’uso dei reattori aerobici a biomassa granulare (di recente sperimentazione), l’utilizzo di spettrometri laser (una delle ultime tecnologie innovative sviluppate per indagini istantanee sulla qualità delle acque, anche su vaste aree acquifere e senza bisogno di alcun trattamento) potrebbero essere di aiuto per abbattere i costi del trattamento delle acque e per migliorare l'efficienza dell'irrigazione, dei processi industriali e della distribuzione idrica.
In realtà il cammino da percorrere è ancora lungo perché spesso le nuove tecnologie sono costose ed i Paesi in via di sviluppo non possono permettersele. È necessaria, perciò, una nuova etica dell’acqua, che avvalendosi della solidarietà internazionale e della cooperazione tecnica e finanziaria, sia in grado di stabilire priorità, diritti e criteri di gestione democratica, solidale e sostenibile nel rispetto delle diversità culturali e del pluralismo socio-economico.
L’acqua per la vita, necessaria per la sopravvivenza sia degli uomini che di tutti gli altri esseri viventi in natura, deve essere riconosciuta come alta priorità e garantita efficacemente dal punto di vista dei diritti umani. Creare le condizioni necessarie per assicurare l’accesso all’acqua è un problema che interessa tutti i membri della società, ed è anche un tema inter-generazionale. E' compito, infatti, delle generazioni attuali valorizzare, proteggere e conservare le risorse idriche nell’interesse proprio e delle generazioni future. La tutela delle risorse idriche, infine, deve passare attraverso l'informazione, la comunicazione e l'educazione.
SITOGRAFIA
1) www.acqaevita.it
2) www.contrattoacqua.it
3) www.enea.it
4) www.governo.it
5) www.irsa.cnr.it
6) www.istitutobioetica.org
7) www.legambiente.com
8) www.magazine.enel.it
9) www.torinoscienza.it
10) www.unwater.org