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E se tornassimo a parlare anche di doveri? - Luisella Battaglia

21 Nov 2024

Omicidi, stupri, sopraffazioni, suicidi: troppi giovani entrano nel mondo della volenza come...

ADOZIONE DEL CANE, un impegno morale

21 Nov 2024

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INTELLIGENZE // UOMO. AMBIENTE. ANIMALI // XVII CONVEGNO NAZIONALE

13 Nov 2024

ASSOCIAZIONE PET THERAPY E BIOETICA ANIMALEXVII CONVEGNO NAZIONALEINTELLIGENZE // UOMO. AMBIENTE....

COMITATO NAZIONALE PER LA BIOETICA
IN COLLABORAZIONE CON
L’ISTITUTO ITALIANO DI BIOETICA, LA CONSULTA BIOETICA ONLUS,
E IL CENTRO PER L’ETICA DEL CNR

CONFERENZA NAZIONALE DI “BIOETICA PER LE SCUOLE 2024”
9 APRILE 2024
La CONFERENZA NAZIONALE DI BIOETICA PER LE SCUOLE 2024 si terrà a Caivano in presenza e on line e sarà dedicata a:
L’etica dell’Intelligenza Artificiale (IA): opportunità e rischi,
tema che diventa sempre più centrale nel dibattito contemporaneo dal momento che l’Intelligenza Artificiale sta cambiando in modo profondo e radicale le circostanze della nostra esistenza, ponendo l’esigenza di nuove regole e di nuovi valori morali per il coordinamento sociale.
Siamo dinanzi ad una vera e propria rivoluzione – come è stata definita – che occorre interpretare e orientare, evitando posizioni preconcette, sia di accettazione acritica che di rifiuto programmatico. L’intelligenza artificiale apre scenari molto promettenti (basti pensare alla medicina e alle possibili applicazioni in ambito sanitario), altri assai problematici in diversi ambiti applicativi per il loro forte impatto nell’ambito dell’etica, del diritto, dell’economia e della politica. Tutto ciò ha bisogno di un’attenta analisi e di una valutazione etica approfondita che deve essere condotta in modo interdisciplinare. Per questo la bioetica è chiamata in causa.
Non c’è una definizione condivisa di IA ma grosso modo essa consiste nella capacità di macchine di apprendere e di svolgere funzioni “intelligenti” che prima parevano essere riservate agli animali superiori e in particolare alla persona umana. Il fatto che macchine oggi svolgano, con ampio grado di autonomia, funzioni operative che fino a pochi anni fa erano riservate all’uomo, come per esempio attività complesse come l’atterraggio di velivoli, la circolazione dei treni o anche operazioni chirurgiche o elaborazione di sentenze, pone problemi etico-sociali di grande momento.
Un primo impatto dell’IA si registra sul mondo del lavoro, che oggi può essere delegato in gran parte alle macchine così che le persone potrebbero avere più spazio per le attività creative.Questo appare positivo, ma c’è l’altro lato della medaglia:oltre a creare serie difficoltà sul piano occupazionale (tanti lavoratori licenziati perché sostituiti dalle macchine), come ridistribuire il prodotto frutto dell’IA? L’intera concezione della giustizia distributiva dei beni pare essere in discussione.
Non soloci sono seri problemi sul piano del lavoro (produzione di beni) ma anche per quanto riguarda l’ambito sanitario l’IA sta sconvolgendo i quadri consolidati. Per esempio, l’IA si sta affermando con rapidità nella clinica, in quanto le macchine riescono a fare diagnosi e prognosi anche più accurate di quelle di un operatore esperto. Tuttavia, nulla è perfetto e, nel caso di un eventuale errore, a chi va ascritta la responsabilità di tale risultato? A lungo andare, l’IA sarà più bravo del medico e dell’infermiere e li sostituirà?
Ancora, che dire quando la vita di ciascuno sarà come “supervisionata” dall’IA, con la valutazione di ogni gesto? Per esempio le diete e gli stili di vita saranno costantemente monitorati dall’IA? E come sarà la vita quotidiana di ciascuno quando l’IA sarà regolarmente consultata prima di prendere una qualche decisione?Quelle ricordate sono solo alcune esemplificazioni di come l’IA può modificare e sta modificando la nostra esistenza. I cambiamenti in corso sono tanto profondi e incisivi da far credere che la sinergia tra la rivoluzione informatica (che ha portato all’IA), la rivoluzione biomedica (che ha portato al controllo della vita), e la sempre più diffusa secolarizzazione (che porta a una profonda trasformazione dei progetti esistenziali) stia portando a una nuova epoca storica, per la quale si richiedono nuovi quadri etici per un adeguato coordinamento sociale che includa anche l’IA. È per questo che, in questa fase storica in cui l’IA è ancora aurorale,c’è da interrogarsi sull’etica dell’IA stessa al fine di vedere quale sarà l’impatto delle nuove tecnologie sui valori e sulle regole morali.
Le tecnologie, i servizi, i prodotti digitali fanno, ormai parte delle nostre vite. Gran parte delle attività umane dalla formazione all'industria, al commercio, alla sanità, alla politica fino a quelle ludiche e di svago fanno ricorso alle nuove tecnologie della comunicazione e, più in generale, all'intelligenza artificiale. Si tratta di una trasformazione epocale che comporta, insieme, l'aprirsi di grandi opportunità e nuovi interrogativi e preoccupazioni. Interrogativi relativi a:1) come interagire con dispositivi sempre più raffinati quali i sistemi automatizzati di comunicazione;2) come abitare mondi virtuali cui tali dispositivi ci consentono di accedere; 3) come definire gli ambienti in un mondo nel quale la tradizionale dicotomia reale-virtuale è venuta meno. Tutto ciò richiede una riflessione morale approfondita, innovativa e, sotto molti aspetti da costruire e, pertanto, comprendere le trasformazioni tecnologiche in atto per gestirle in modo eticamente corretto risulta fondamentale. Infatti, le cosiddette fake news si diffondono con maggiore facilità delle notizie vere, i pericoli di manipolazione delle elezioni democratiche attraverso il web sono reali e l'impatto del digitalmarketing e di strategie di neuromarketing tese a condizionare le scelte e alterare il mercato costituiscono pericoli reali. In questo quadro, assistiamo a uno sviluppo di tecnologie ad autonomia crescente che pongono seri problemi riguardo a doveri e responsabilità di chi ne fa uso. Emerge l'esigenza di pensare a un'etica che sia centrata sul miglioramento dell'agire umano senza che venga meno la responsabilità e la capacità di controllo sugli sviluppi e gli utilizzi dell'intelligenza artificiale e delle tecnologie a questa connesse. Ciò è tanto più rilevante anche in considerazione dell'impatto dell'intelligenza artificiale sul cambiamento climatico e rispetto allo sviluppo sostenibile. La governance della transizione ecologica verso un'economia circolare all'interno di un modello si sviluppo qualitativo, non può che andare di pari passo con la transizione digitale, ma ciò pone almeno due questioni ineludibili: la consapevolezza dei processi in atto da parte dei cittadini sulla base di una effettiva conoscenza del funzionamento, delle potenzialità e dei rischi relativi all' 'intelligenza artificiale; la riduzione e, in prospettiva, l'eliminazione deldigital divide sia all'interno dei singoli Paesi sia soprattutto a livello globale. Diversamente le transizioni ecologica e digitale rischiano di essere parziali, limitate e di accentuare le disuguaglianze che caratterizzano il nostro mondo.
La Bioetica per la sua natura inter e pluridisciplinare, per la sua attitudine a un approccio sistemico alle emergenze e alle questioni morali attinenti la vita in tutte le sue manifestazioni può, attraverso la sua riflessione, dare un contributo importante affinché le nuove tecnologie informatiche e l'intelligenza artificiale siano effettivamente volte a generare sostenibilità ambientale, economica, sociale e con essa maggior ben-essere. Gli esseri umani dovranno imparare a interagire con le macchine e con le nuove intelligenze di cui ad oggi non conosciamo compiutamente potenzialità e limiti. Vivremo in un modo in cui realtà fisica, digitale e virtuale si intrecceranno sempre più. La tecnologia avrà un impatto globale sul futuro, non solo il nostro ma quello delle generazioni che verranno. Saremo pronti a gestire tutto questo? Soprattutto, stiamo preparando le giovani generazioni a governare il cambiamento e non a subirlo? Se vogliamo anticipare questa trasformazione la scuola dovrà attrezzarsi per affrontare il cambiamento e l’istruzione dovrà evolversi per preparare i cittadini del domani.
È opportuno che già i giovani siano avvertiti di queste problematiche. In questa linea il CNB propone di dedicare il periodo di approfondimento nelle scuole avvalendosi della collaborazione dei centri di ricerca già consolidati e, eventualmente, anche avvalendosi del supporto specifico di altri enti specifici come SIpEIA (Società Italiana per l’Etica dell’Intelligenza Artificiale) e di altre associazioni similari (come IAxAI) .

Luisella Battaglia

 

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